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PIUMA Principio

Per un nuovo inizio, un principio sempre possibile, in cui al nero inizia ad affiancarsi qualcosa d’altro: bianco, luce, creatività.

Solo 24 esemplari disponibili in esclusiva online.

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Guida ai pennini

Il cuore di ogni stilografica SCRIBO è il pennino e noi lo realizziamo con il miglior materiale possibile, l’oro, abbinandolo con conduttori realizzati esclusivamente in ebanite.

Una scelta ben precisa per ottenere la migliore performance di scrittura a mano possibile; che sia realizzato nella classica lega in 18 carati o nella speciale lega in 14 carati Extra-Flessibile, l’elasticità, la memoria meccanica e la morbidezza di questo prezioso materiale determinano la qualità di scrittura di ogni stilografica.

Il pennino SCRIBO Extra Flessibile, in particolare, è un vero e proprio gioiello di scrittura, arrivato a performance di scrittura a mano elevatissimi, grazie ai continui miglioramenti tecnici portati avanti durante la nostra precedente esperienza.

Il nostro pennino Extra Extra Fine, con un tratto di scrittura di 0.3/0.4 mm, è indicato per chi ama un tratto sottilissimo e molto rigoroso.

Coming Soon

A partire da 459,02

Descrizione

PIUMA Principio

Il colore nero ha uno statuto speciale e ci fa subito pensare alle profondità dell’universo e del pensiero, a ciò che è “oscuro” proprio perché sconosciuto, da esplorare. Dopo la pioggia, non vediamo comparire il nero tra le tonalità degli arcobaleni. Il nero, infatti, differisce da tutti gli altri colori che nascono come riflesso di luce: una mela ci appare rossa proprio perché la superficie della sua buccia trattiene ogni onda luminosa eccetto il rosso stesso, riflettendolo e restituendolo ai nostri occhi. Il nero ha invece in sè un paradosso, è un colore e, allo stesso tempo, non lo è, proprio perché non si genera dal riflesso della luce, nascendo invece dalla sua assenza.

É però allora la mancanza di luce, di nitidezza e definizione, a sprigionare la profondità e la ricchezza tipiche del nero. Questo colore così affascinante e particolare ci ricorda che l’assenza di qualcosa non è solo difetto, carenza o mancanza, ma è anche possibilità: l’assenza è una dimensione da riempire, nera come l’inchiostro che scorre, in cui è ancora tutto da fare, ancora tutto da scrivere. É uno spazio vuoto di libertà assoluta capace di generare infiniti percorsi possibili, personali e artistici, dove trovano posto forza creatrice e immaginazione. L’assenza, addirittura il vuoto, suscitano in noi quella vertigine che ci permette di compiere il salto necessario per la scoperta, sono condizione di un processo creativo degno di tale nome, rappresentando uno spazio ancora aperto, non esplorato e, per questo, non limitato.

É proprio navigando in questo buio che, a un certo punto, una lampadina si accende. É il momento dell’intuizione, dell’idea che si manifesta come visione iniziale, magari acerba, poco nitida, a partire dalla quale l’indistinto comincia a definirsi. Le connessioni, prima impensabili, a delinearsi. Si struttura così una via i cui snodi iniziamo solo a intravedere ma che, da questo momento in poi, decidiamo di seguire.

Per un nuovo inizio, un principio sempre possibile, in cui al nero inizia ad affiancarsi qualcosa d’altro: bianco, luce, creatività.